Principali aspetti linguistici
delle parlate canavesane da sondare, studiare e descrivere

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Uno degli aspetti fondamentali (forse quello più importante) della ricerca è il sondaggio di un certo numero (attualmente 33) di fenomeni linguistici che caratterizzano le parlate canavesane in genere, o una parte consistente di esse, in contrasto con la koiné piemontese, ovvero il piemontese comune, svoltosi dalla parlata torinese. Questo sondaggio in ciascun centro del Canavese (così come definito in linea teorica) dovrebbe delineare i confini linguistici della subregione, nonché confini interni relativi a ciascun fenomeno in oggetto.

Oltre a questo, come già chiarito altrove, vengono scelti dodici centri del Canavese, la cui parlata verrà descritta a media profondità (30-40 pagine di saggio più 500 parole che confluiranno del dizionario plurimo). I centri vengono scelti in base a criteri sia teorici che pratici e soprattutto: la rappresentatitivà della parlata; e la presenza di informazioni esaurienti e del tutto affidabili (e se possibile anche autorevoli). Non sempre sono i centri maggiori, poiché le loro parlate sono ormai oltremodo corrotte e instabile, oltre che in forte recesso. Viene effettuata una ricerca storica su di queste, in alternativa, in base a quelle periferiche.

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Aspetti fonologici:

 

Aspetti morfologici:

 

Aspetti sintattici:

 

Aspetti morfologico-lessicali:

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