Principali aspetti linguistici
delle parlate canavesane da sondare, studiare e descrivere
Uno degli aspetti fondamentali (forse quello più importante) della ricerca è il sondaggio di un certo numero (attualmente 33) di fenomeni linguistici che caratterizzano le parlate canavesane in genere, o una parte consistente di esse, in contrasto con la koiné piemontese, ovvero il piemontese comune, svoltosi dalla parlata torinese. Questo sondaggio in ciascun centro del Canavese (così come definito in linea teorica) dovrebbe delineare i confini linguistici della subregione, nonché confini interni relativi a ciascun fenomeno in oggetto.
Oltre a questo, come già chiarito altrove, vengono scelti dodici centri del Canavese, la cui parlata verrà descritta a media profondità (30-40 pagine di saggio più 500 parole che confluiranno del dizionario plurimo). I centri vengono scelti in base a criteri sia teorici che pratici e soprattutto: la rappresentatitivà della parlata; e la presenza di informazioni esaurienti e del tutto affidabili (e se possibile anche autorevoli). Non sempre sono i centri maggiori, poiché le loro parlate sono ormai oltremodo corrotte e instabile, oltre che in forte recesso. Viene effettuata una ricerca storica su di queste, in alternativa, in base a quelle periferiche.
Aspetti fonologici:
- anticipazione di -i in antichi plurali maschili
- metafonie
- mobilità della tonica
- vocalismo in zona aperta anteriore (specie come esito di apertura e altre trasformazioni)
- o chiusa /o/ in luogo di aperta
- mancata trasformazione torinese (/o/ >) /u/ > /y/
- eccezioni all’esito [o] > [u]
- /n/ alveolare in luogo di nasale
- assordimento del contoide finale di parola
- apertura /i/ > /e/
- dittogamento più esteso di vocoidi lunghi, specie di /e/
- palatizzazione di t finale
- metatesi di /r-/
- esiti di coarticolazione, o armonia, vocalica
- maggiore uso di approssimanti
- maggiore uso di allofoni
- più estesa geminazione di contoidi
- più estesi fenomeni di palatizzazione
- presenza, regolare o occasionale, di [w] in luogo di [v] a inizio di parola e prima di vocoide
- esito del nesso latino -ct- e di quello volgare -gd-
- lumghezza vocalica distintiva
- vocoidi medi aperti in posizione atona
Aspetti morfologici:
- differenti desinenze verbali
- plurale del femminile in -i e altre tendenze e > i
- differenti articoli
Aspetti sintattici:
- assenza del pronome interrogativo (-to, ecc.)
- pronome personale enclitico sempre prima del verbo
Aspetti morfologico-lessicali:
- forme peculiari nin><nen, sosì><sòn, i sera><i j’era, i l’asié><i l’avìa, vegn><ven
- quindici parole